di Francesco Virga
In un momento in cui, da più parti, si innalzano muri tra credenti e non credenti, fedeli e infedeli, laici e cattolici, ecc. ecc., può diventare un piacere leggere un libro arioso, e per tanti aspetti “illuminista”, come quello scritto qualche anno fa da Leoluca Pasqua.

Il libro si articola in due parti. Nella prima si tratteggiano i caratteri essenziali del mondo magico e si descrivono con efficacia le dinamiche che regolano il suo funzionamento. Nella seconda, attraverso un puntuale riferimento ai principali documenti ecclesiali, si evidenzia con grande chiarezza il confine tra esperienza religiosa e pratiche magiche. E, proprio su questo punto, l’Autore ci appare particolarmente illuminato. Egli, infatti, affrontando il delicato tema dell'approccio magico che molti hanno nei confronti della stessa fede cristiana, riconosce l’ "intrusione magica" nel mondo delle verità, dei simboli, dei rituali, che la Chiesa propone ai fedeli nella sua pastorale ordinaria e che talora vengono utilizzati in modo distorto, in una gamma di varianti che va dalla devozione rivolta ai santi senza alcun riferimento a Dio, fino alla profanazione sacrilega, nelle messe nere, dell'ostia consacrata.
Insomma si tratta di un libro che merita di essere letto davvero da tutti, considerato oltretutto che, sono circa 10 milioni gli italiani che si rivolgono a stregoni, ciarlatani, cartomanti e manipolatori d'ogni genere. Un fenomeno diffuso, non solo nel Meridione, che porta ogni anno, secondo recenti ricerche, 5 miliardi di euro esentasse nelle tasche di maghi e occultisti.