di Carlo Greco*
MARINEO. Dopo avere ricevuto lo scorso anno una “menzione speciale” tra i centri siciliani che hanno avviato le “migliori pratiche” per la gestione dei rifiuti, il Comune di Marineo si colloca tra i primi 10 comuni della Sicilia con popolazione superiore ai 5.000 abitanti.
Un risultato importante per la nostra comunità che sottolinea come il percorso virtuoso intrapreso dal nostro Comune nel settore della sostenibilità e tutela ambientale sia ormai riconosciuto e apprezzato da tutti; si è passati infatti dal 2,55% di raccolta differenziata del 2008 a valori superiori al 60% nel 2012. Bisogna evidenziare inoltre che i dati si riferiscono al 2010, quando il nostro paese aveva avviato la raccolta differenziata solo da pochi mesi e aveva distribuito i contenitori per la frazione organica solo a partire dal mese di aprile 2010. Marineo è inoltre l’unico comune dell’Ato Pa4 a essere presente nella classifica generale, a rimarcare come avere intrapreso questo percorso all’interno del Coinres sia stato per la nostra amministrazione molto più difficile rispetto agli altri comuni facenti parte di altri Ato. Infatti, i comuni di Villafranca di Sicilia (Ag), Lucca Sicula (Ag) e Calatifimi Segesta (Tp) che si sono aggiudicati il primato di questa edizione di Comuni Ricicloni, appartengono tutti agli ATO più virtuosi della Sicilia. Marineo, dunque si conferma esempio virtuoso di gestione sostenibile dei rifiuti, in una regione, la Sicilia che è fanalino di coda in tema di raccolta differenziata.
Dallo studio condotto dall’Istat sulla base degli indicatori urbani del 2010, emerge che in Sicilia il tasso di raccolta differenziata si attesta al 6% e tra chi non raggiunge il 10% di raccolta differenziata ci sono 11 capoluoghi di provincia, di cui ben sei siciliani (Enna, Siracusa, Messina, Catania, Palermo ed Agrigento). In Sicilia, in particolare, la quantità di rifiuti conferita in discarica resta a livelli alti (88,9%). Marineo, oltre ad essere un paese pulito e vivibile, si è distinto per una gestione sostenibile dei rifiuti sia dal punto di vista ambientale che economica, riducendo del 50 % i costi del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti urbani, che sono passati da più di 1,5 milioni di euro nel 2008 a poco più di 700 mila euro nel 2012 e diminuendo drasticamente la produzione annua dei rifiuti per una quantità di circa 400 tonnellate nel solo 2011. Inoltre, anche grazie all’adesione, primo comune della Sicilia, alla Strategia Internazionale Rifiuti Zero, ha avviato e attuato alcune buone pratiche di riuso, riciclo e riutilizzo (raccolta oli esausti, pannolini ecologici, campagna porta la sporta, punti vendita di detersivi alla spina...), tutto ciò accompagnato da un'incessante campagna di sensibilizzazione fatta nelle scuole, incontri, convegni e conferenze cittadine. Il risultato di questa gestione virtuosa ha avuto dirette conseguenze anche per le tasche dei cittadini marinesi, la cui TARSU è tra le più basse della Regione Sicilia, 1,64 euro per metro quadrato. Un dato, quest’ultimo, che va rimarcato, soprattutto in considerazione del fatto che anche stavolta la Sicilia è la regione, che dopo la Campania, si piazza tra i primi posti della classifica italiana per spesa annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani; con 294 euro è la regione dov’è più alta la spesa media annua, 48 euro in più della media nazionale. A Marineo in questi ultimi quattro anni non c'è mai stata una emergenza rifiuti e sanitaria come è avvenuto nei comuni limitrofi al nostro e soprattutto a Palermo dove continua a perdurare lo stato di allarme. Le scuole di Marineo non sono mai state costrette a chiudere a causa dei cumuli di immondizia accumulatasi davanti gli ingressi e le nostre vie cittadine non si sono mai trasformate in discariche a cielo aperto. Marineo è stata immune dai rischi concreti che dal punto di vista sanitario avrebbero potuto verificarsi a causa delle diverse tonnellate di spazzatura per le strade, soprattutto le epidemie indotte e le infezioni legate al proliferare di topi e insetti, l'aumentare del randagismo (con relative lesmaniosi e rickettsiosi) connesso alla maggiore disponibilità di cibo per strada e il caldo, con le temperature in progressivo aumento. E poi rischi indiretti: pericolo per i pedoni, costretti a fare gimcane fra i sacchetti col pericolo reale di essere investiti o di scivolare e farsi male. Per non parlare dei casi di roghi, che fanno scattare pure gli effetti negativi della diossina che si sprigiona nell'aria. Un cammino, quello intrapreso dalla nostra amministrazione, che è stato più forte anche delle intimidazioni subite in questi anni dal nostro Sindaco Franco Ribaudo, la più recente un mese fa al termine di un’assemblea del Coinres a Baucina; una gestione che ha portato avanti e messo in primo piano gli interessi esclusivi della collettività marinese grazie al cui contributo Marineo si è davvero “differenziata” dalle gestioni clientelari e da vecchie logiche di potere che negli anni scorsi sono andate nella direzione opposta a quella dell’interesse collettivo, non guardando al futuro né della nostra, né tantomeno delle future generazioni, viste le “illegittime” assunzioni, i bilanci folli, le spese incontrollate e i buchi del Consorzio Coinres.
* Consulente per le politiche ambientali