
di Angela Costa*
MARINEO. Arrivo a sainte Sigolene che sono già le 10 di sera. Ad aspettarmi alla sala polivalente la delegazione marinese, fatta da Giovanni, Biagio, le maestre, Antonino, salvo e amici francesi.

Si parte alla volta di Le Puy. ”Vieni con noi?” mi si chiede. E chè, sono qua per stare con voi, non per annoiarmi nei meandri di qualche palazzo a bere aperitivi. Mi ritrovo così al primo posto, quello d’onore sul pullman, ma mi sento a disaggio. Mi siedo allora con la piccola Rosy che è al telefono con la mamma. Me la passa e la tranquillizzo. Ma la signora è serena perché sente la figlia allegra e sorridente. Ecco, seduta qua mi sento meglio. Cerchiamo una canzone da cantare tutti e ancora non ci siamo accordati , quando finalmente arriviamo. Giornata alla scoperta di una bellissima città ricca di arte e storia. La cattedrale di Notre Dame ed il museo affascinano i bambini, tutti in rigoroso silenzio. Sembrano quasi diversi da quelli che abbiamo mandato. Ma il pomeriggio la loro verve verrà fuori non appena è tempo di dedicarsi ai souvenir. Merletti, lenticche, Verven?? noooo. Magliette del Sainte Etienne da riportare a Marineo. Ma si sa, ognuno vive la sua parte di gemellaggio. Peccato sia già sera. I bambini sono in fermento perché ad aspettarli ci sono i loro ospiti e sanno che faranno ancora qualcosa con le famiglie. Alcuni di noi adulti ci ritroviamo a cena nello stesso ristorante.
E poi hanno il coraggio di lamentarsi che in sicilia li facciamo mangiare tanto. Qua tra aperitivi, cene e digestivi va via mezza nottata.
Mi risveglio al canto degli uccelli e con il verso degli animali della fattoria di cui sono ospite. Finalmente ho riposato e sono pronta per una nuova giornata.
La chiesa di sainte Sigolene la domenica mattina è piena di famiglie e piccoli “gemelli”. Ad accoglierci il coro di gospel chiamato per l’occasione dal Comitato di gemellaggio, che animerà la messa e coinvolgerà adulti e bambini, marinesi e non.
E ora alla volta del centro polivalente dove, dopo un sostanzioso aperitivo (scoprirò qua un nuovo significato della parola, e per meglio descriverlo con Giovanni e Biagio abbiamo dovuto sacrificarci ad assaggiare tutti gli stuzzichini e i dolci per poi rendervene conto), il pranzo, i discorsi e i ringraziamenti di rito, nonché la distribuzione alle famiglie del nostro cadou, ci siamo ritrovati con i bambini a far volare tanti palloncini su nel cielo.
Arriva la sera. Saluto gli amici sigolenesi grandi e piccini. Con i nostri ci diamo appuntamento a Marineo. Sarò la ad aspettarli.
E fu sera, e fu mattina e arrivò il giorno della ripartenza.
* Assessore alle Politiche sociali