Bilancio 2013: per smascherare il consiglio comunale di Marineo


di Angela Costa*
MARINEO. Chiuso il capitolo sul bilancio di previsione 2012, approvato con colpevole ritardo dal consiglio comunale (anche se tanto ancora ci sarebbe da dire), già si pensa a quello del 2013.
Inutile sottolineare come la crisi economica stia coinvolgendo soprattutto le fasce più deboli della popolazione, i disoccupati, i giovani. In questo scenario, si colloca la diminuzione costante, negli ultimi 3-4 anni, dei trasferimenti statali per le politiche sociali sul territorio: Fondo nazionale per le politiche sociali, Fondo per la famiglia, Fondo per l’infanzia e l’adolescenza, Fondo per il servizio civile, Fondo per la non autosufficienza (per la copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza socio-sanitaria), Fondo per il sostengo alle locazioni hanno toccato, nel 2012, il minimo storico; per gli ultimi due, ad oggi, non è previsto alcun finanziamento per il 2013. Si sono contestualmente ridotti anche i finanziamenti ai Comuni di risorse proprie regionali. E’ di tutta evidenza, però, come la determinazione dei LEP (livelli essenziali di prestazione) sociali rimanga di importanza fondamentale per una riforma del nostro sistema sociale in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di inclusione di persone o famiglie, nel rispetto dei “diritti sociali” di queste categorie.
Nel programmare un bilancio una buona amministrazione non può non tener conto dei diversi fattori che influiscono sulla propria cittadina, e deve adoperarsi per venire incontro a quelle esigenze più pressanti. Già prima di approdare in Giunta il bilancio 2012 era nata l'esigenza di non tagliare la spesa sociale. Si era pensato allora alla compartecipazione di alcuni servizi a richiesta(cioè non obbligatori) e si era evidenziata la necessità di incrementare il fondo per il servizio civico, oltre quella, obbligatoria, della compartecipazione alle spese del Distretto Socio-sanitario, che ci permette a tutt'oggi di provvedere ad alcuni servizi alla persona. Nonostante i vincoli imposti dal patto di stabilità, l'Amministrazione ha continuato ad indirizzare buona parte delle risorse al settore sociale, confermando la propria funzione di supporto in favore della categorie più deboli, che ha acquisito una sempre maggiore importanza nel bilancio comunale. Anche oggi, nel programmare il bilancio 2013, l' Amministrazione locale non può non tenere conto delle tante urgenti necessità di cui ha bisogno il nostro comune. Si presenterà pertanto una relazione programmatica, accurata e dettagliata, delle tante situazioni di necessità emerse negli ultimi tempi. Proporrà l'incremento della spesa a sostegno il Servizio civico, (assegno economico che sostituisce l’assistenza economica, fine a se stessa, con un servizio reso alla collettività e consentendo all’assistito, di guadagnarsi dignitosamente il sostegno ricevuto) per garantire a tutti i richiedenti di poterne usufruire, non tralasciando gli altri settori quali scuola, trasporto, anziani e disabili. Il Bilancio di previsione, che arriverà in consiglio comunale a fine mese, porterà come bagaglio le tante esigenze emerse e le tantissime richieste pervenute al mio Assessorato. Poi sarà il Consiglio a decidere, come è nelle sue facoltà, di accogliere queste necessità o non tenerne conto, perseverando nell'egoismo e nell'irresponsabilità. Sicuramente già dagli atti propedeutici l'approvazione del bilancio, che dovrebbero permettere di incrementare i capitoli necessari di circa 100.000 euro, si capirà la linea politica che il consiglio comunale vorrà tenere, ma come disse Ezra Pound "Chi non ha il coraggio di rischiare per le proprie idee o queste non valgono niente o non vale niente lui" .
* Assessore alle Politiche sociali