Al Sindaco del Comune di Marineo. Ho seguito alla TV (T.S.E. replica di giovedì 4 dicembre) comunicazioni e libere esternazioni alla cittadinanza di Marineo relative al pur breve percorso operativo compiuto dalla sua amministrazione associate alle prospettive programmatiche da attuare nel futuro con accenno anche alle problematiche più spinose e ai nodi amministrativi e finanziari quasi tutti di provenienza della cattiva gestione del passato, lasciati in eredità ai subentranti ai quali spetta farsi carico dell’oneroso fardello.
Come cittadino non posso e non voglio entrare nel merito delle comunicazioni perché attengono alla fase iniziale dello svolgimento del progetto complessivo del Sindaco e presentato all’elettorato e per la cui valutazione si esigono segmenti temporali più congrui e più definiti.
Altra cosa è la motivazione, nella veste di ex amministratore della giunta precedente, che mi spinge ad entrare nel merito delle dichiarazioni alquanto improvvide e fatue, prive di coordinazione logica e frutto di una vecchia cultura massimalista ancorata al manicheismo politico di buoni e cattivi i quali ultimi evidentemente sono sempre gli altri: quelli fuori dall’area dell’attuale sindaco.
L’oggetto di riferimento è quello delle indennità percepite dai componenti la giunta trascorsa che oltre a tutti i malanni combinati (sempre a sentire le sue dichiarazioni) ha attinto a “piene mani” a quelle indennità che potevano essere utilizzate meglio nell’arco del tempo, visto che incidevano tanto nell’articolato di un bilancio cronicamente stretto e con le toppe addosso.
E mentre comunica che con delibera dell’attuale giunta si sono ridotte del 10% le pur modeste indennità percepite, che per effetto della decurtazione appaiono ancora più modeste e misere, dall’altro grida allo scandalo di quelle dell’organo giuntale passato che sono state obbiettivamente ancora più modeste in quanto sottoposte, in tutti gli anni del mandato e per scelta del sindaco e degli stessi assessori, alle riduzioni che vanno dal 20 al 50% negli anni 2003, 2004, 2005 ed azzeramento totale per l’anno 2006 e non ancora liquidate per gli anni 2007 (solo 6 mesi e al 50%) e 2008.
Ora delle due l’una: o il sindaco in preda alla vis polemica che tanto lo contraddistingue, non è a conoscenza di questi dati risultanti dagli atti di Giunta, dai mandati di pagamento e dal rilascio annuale dei CUD da parte del Comune e quindi inventa e fantastica a suo uso e consumo distorcendo cifre e conteggi, mistificando la verità contabile, oppure ha agito in malafede presentando la giunta come quasi un covo di famelici lupi attratti solo da interessi di lucro e di potere.
Nel primo caso è disdicevole che il rappresentante primario della istituzione “Comune”, del suo prestigio e solennità, non si documenti su atti che riguardano comportamenti di persone fisiche per le quali bisogna sempre tenere nel debito conto le categorie della dignità umana, dell’onestà e del dovuto rispetto, e si avventuri facendo e replicando affermazioni false o equivoche smentibili in ogni istante consultando gli uffici di ragioneria del municipio amministrato; nel secondo caso, oltre che la maldicenza e la denigrazione si potrebbe configurare una vera e propria azione di calunnia e diffamazione contro i destinatari, peraltro assenti, per averne offeso la reputazione e l’onore e come tali oggetto d’esame di altri organi previsti dalla legge a garanzia e tutela del cittadino.
La giunta Spataro come tutte le cose umane e terrene potrà avere avuto tante di quelle carenze e limiti per i quali si può riconoscerla imperfetta, ma sarei tentato di consigliarle di copiarne almeno una di queste imperfezioni visto che non ne ha proprio apprezzato l’operato: adegui le indennità della sua giunta a quelle percepite dagli assessori passati rinunciando al 100% per un intero anno e al 30 e al 50% per gli anni del quinquennio: avrà sicuramente contribuito a migliorare le finanze locali e a ridurre i costi della politica: sono però pessimista, non lo farà! Magari solo perché lo ha fatto la giunta Spataro.
Lasci le seduzioni parolaie e privilegi fatti e azioni.
Come cittadino non posso e non voglio entrare nel merito delle comunicazioni perché attengono alla fase iniziale dello svolgimento del progetto complessivo del Sindaco e presentato all’elettorato e per la cui valutazione si esigono segmenti temporali più congrui e più definiti.
Altra cosa è la motivazione, nella veste di ex amministratore della giunta precedente, che mi spinge ad entrare nel merito delle dichiarazioni alquanto improvvide e fatue, prive di coordinazione logica e frutto di una vecchia cultura massimalista ancorata al manicheismo politico di buoni e cattivi i quali ultimi evidentemente sono sempre gli altri: quelli fuori dall’area dell’attuale sindaco.
L’oggetto di riferimento è quello delle indennità percepite dai componenti la giunta trascorsa che oltre a tutti i malanni combinati (sempre a sentire le sue dichiarazioni) ha attinto a “piene mani” a quelle indennità che potevano essere utilizzate meglio nell’arco del tempo, visto che incidevano tanto nell’articolato di un bilancio cronicamente stretto e con le toppe addosso.
E mentre comunica che con delibera dell’attuale giunta si sono ridotte del 10% le pur modeste indennità percepite, che per effetto della decurtazione appaiono ancora più modeste e misere, dall’altro grida allo scandalo di quelle dell’organo giuntale passato che sono state obbiettivamente ancora più modeste in quanto sottoposte, in tutti gli anni del mandato e per scelta del sindaco e degli stessi assessori, alle riduzioni che vanno dal 20 al 50% negli anni 2003, 2004, 2005 ed azzeramento totale per l’anno 2006 e non ancora liquidate per gli anni 2007 (solo 6 mesi e al 50%) e 2008.
Ora delle due l’una: o il sindaco in preda alla vis polemica che tanto lo contraddistingue, non è a conoscenza di questi dati risultanti dagli atti di Giunta, dai mandati di pagamento e dal rilascio annuale dei CUD da parte del Comune e quindi inventa e fantastica a suo uso e consumo distorcendo cifre e conteggi, mistificando la verità contabile, oppure ha agito in malafede presentando la giunta come quasi un covo di famelici lupi attratti solo da interessi di lucro e di potere.
Nel primo caso è disdicevole che il rappresentante primario della istituzione “Comune”, del suo prestigio e solennità, non si documenti su atti che riguardano comportamenti di persone fisiche per le quali bisogna sempre tenere nel debito conto le categorie della dignità umana, dell’onestà e del dovuto rispetto, e si avventuri facendo e replicando affermazioni false o equivoche smentibili in ogni istante consultando gli uffici di ragioneria del municipio amministrato; nel secondo caso, oltre che la maldicenza e la denigrazione si potrebbe configurare una vera e propria azione di calunnia e diffamazione contro i destinatari, peraltro assenti, per averne offeso la reputazione e l’onore e come tali oggetto d’esame di altri organi previsti dalla legge a garanzia e tutela del cittadino.
La giunta Spataro come tutte le cose umane e terrene potrà avere avuto tante di quelle carenze e limiti per i quali si può riconoscerla imperfetta, ma sarei tentato di consigliarle di copiarne almeno una di queste imperfezioni visto che non ne ha proprio apprezzato l’operato: adegui le indennità della sua giunta a quelle percepite dagli assessori passati rinunciando al 100% per un intero anno e al 30 e al 50% per gli anni del quinquennio: avrà sicuramente contribuito a migliorare le finanze locali e a ridurre i costi della politica: sono però pessimista, non lo farà! Magari solo perché lo ha fatto la giunta Spataro.
Lasci le seduzioni parolaie e privilegi fatti e azioni.
Prof. Aldo Calderone