La prevenzione dei paramorfismi tra i banchi di scuola a Bolognetta


di Giusy Inguì
BOLOGNETTA. Si è concluso con successo il progetto di educazione motoria dal titolo “La prevenzione dei paramorfismi tra i banchi di scuola”, promosso e bandito dalla Professoressa Maria Muratore, dirigente dell’ Istituto Comprensivo di Bolognetta.
Il progetto, rivolto a tutte e cinque le classi delle due sezioni della scuola elementare, mirava all’attività di consulenza fornita da un’esperta specializzata in scienze motorie e diretta alle docenti della scuola. L’obiettivo era quello di potenziare a livello didattico e metodologico l’attività di prevenzione e compensazione dell’educazione motoria a scuola, ai fini di prevenire paramorfismi e dimorfismi attraverso la ginnastica posturale, sotto una forma prettamente ludica e con la realizzazione di sequenze motorie anche col supporto musicale.
I saggi di fine progetto hanno previsto la partecipazione dei genitori, i quali sono stati sensibilizzati sulle tematiche discusse.
Ecco alcuni dei punti salienti:
1. La postura a scuola
In che posizione sta uno studente a scuola? Nella maggior parte dei casi rimane seduto per ore e ore. Ma con quali posture e con quali conseguenze?
Spesso le posture scorrette non vengono osservate, né vengono considerate le conseguenze negative che queste, soprattutto a lungo termine, possono procurare.
Questo succede, ad esempio, quando si mantiene una posizione lateralizzata, o molto curva in avanti per leggere o scrivere, il che comporta una maggiore sollecitazione di una serie di muscoli e una diminuzione della loro elasticità, determinando con il passare del tempo un funzionamento non equilibrato delle catene muscolari e fasciali. Di qui, ad esempio la crescente diffusione del mal di schiena anche a livello giovanile.
2. Per una corretta postura
Il percorso didattico che si propone intende sviluppare negli studenti la consapevolezza del valore di una corretta postura per il benessere globale della persona. Gli esercizi che si consigliano vanno ripetuti periodicamente ma eseguiti ogni volta per un tempo adeguato alla capacità di concentrazione dei ragazzi e, comunque, fatti seguire da giochi.
3. Lo zaino: amico o nemico?
Consigli per le famiglie:
- Fare molta attenzione, al momento dell’acquisto dello zaino; che esso possieda le seguenti caratteristiche: bretelle larghe, schienale imbottito, maniglia per sollevarlo, cintura per allacciarlo alla vita.
Controllate che i vostri figli preparino lo zaino:
- disponendo libri in altezza e in ordine di pesantezza a partire dallo schienale;
- compattando il più possibile il materiale inserito;
- regolando le bretelle in modo omogeneo per distribuire equamente il peso
sulle due spalle e ad una lunghezza tale da mantenere lo zaino al disopra della linea delle anche.
Controllate che i vostri figli:
- indossino lo zaino piegati sulle ginocchia, dopo averlo posto in posizione rialzata;
- allaccino la cintura in vita in modo che lo zaino aderisca alla colonna;
vertebrale.
La sottoscritta, in qualità di esperta del progetto vuole ringraziare vivamente le docenti e soprattutto la Preside Muratore, la quale già da parecchi anni si mostra sensibile all’attività di prevenzione e compensazione attraverso l’educazione motoria.