Scuola, il 5 ottobre è la Giornata mondiale degli insegnanti


di Piazza Marineo
MARINEO. Ogni giorno nel mondo gli insegnanti prestano la propria opera professionale per promuovere la crescita di milioni di giovani, alimentando in loro la speranza in un mondo migliore e in un’umanità più autentica.
Il 5 ottobre ricorre la Giornata mondiale degli insegnanti, di tutti gli insegnanti, istituita dall’Unesco nel 1994. Una commemorazione che passa sotto silenzio, come spesso è dimenticato, misconosciuto se non denigrato lo spendersi con competenza nelle aule. L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) invita tutti domani 5 ottobre a rivolgere un “grazie” ideale a tutti quei professionisti che testimoniano – come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato all’AIMC per l’avvio delle celebrazioni dei 65 anni di fondazione – “la qualificazione dell’insegnamento come insostituibile opera educativa delle giovani generazioni” e la loro sensibilizzazione “ai valori di libertà, democrazia e solidarietà”.
L’AIMC ha idealmente festeggiato domenica 3 ottobre anche la Giornata mondiale degli insegnanti durante la manifestazione “Cento piazze per la sfida educativa”, svoltasi su tutto il territorio nazionale, evento che ha avuto grande successo e affluenza di pubblico in tutt’Italia. In contemporanea, nelle oltre cento città della penisola impegnate nell’iniziativa si è vissuta una giornata di festa, memoria e riflessione, tutti insieme – docenti, genitori, adulti, bambini e ragazzi – con modalità originali e diversificate, l’organizzazione di tavole rotonde, l’allestimento di mostre, l’esibizione di artisti di strada, cori e bande musicali…, con l’obiettivo di testimoniare attenzione all’educazione e impegno per la scuola, questioni che non possono essere delegate esclusivamente al contesto familiare e scolastico, ma coinvolgono necessariamente tutte le dimensioni e gli ambiti in cui si vive e si cresce (lavoro, famiglia, scuola, sport, mass-media, spettacolo, consumo, impresa, comunità cristiana). Un’occasione per tessere insieme reti educative, mantenendo salda “la fedeltà” alle radici più vere dell’esperienza associativa e testimoniare tangibilmente l’attenzione ai più piccoli anche attraverso forme di solidarietà.