Chiesa Madre di Marineo: incontro Holyween e la festa di Tutti i Santi


di Franco Vitali
Aveva un aspetto particolare domenica sera 31 0ttobre la Matrice: tutte le cappelle erano illuminate e mostravano sotto una nuova luce tutti i Santi che vi erano ospitati: passando in rassegna i miei ricordi, non ricordo di avere visto mai una cosa simile.
La gente affluiva in chiesa , osservava e intimamente si compiaceva: era la Festa di Tutti i Santi e per l’occasione il parroco don Leoluca aveva apprestato una celebrazione particolare. Tutti li Santi… mi ritornava alla mente una processione cui avevo assistito tantissimi anni fa, al tempo del terremoto del 1968: una processione nella quale si niscìanu tutti li Santi e nella quale questi si pregavano con intensità particolare di intercedere presso Dio e scanzarì tutti da un gravissimo pericolo immanente: avevamo paura, cercavamo aiuto.
Tanto tempo è passato. Ma il ruolo di intercessori e mediatori tra noi e Dio, tra il mondo terreno e quello soprannaturale non è certo cambiato: don Leoluca era pronto a ricordarlo a tutta la comunità parrocchiale, specie in un momento in cui si affermavano nuove feste pagane nello stesso arco temporale.
In una atmosfera raccolta, preceduta da canti e preghiere, don Leoluca ribadiva la figura salvifica dei Santi: persone terrene, spesso peccatori redenti, giovani ed anziani, uomini e donne, religiosi e laici che con la loro sublime testimonianza di fedeltà al messaggio cristiano, si erano distinte cone Santi ed erano entrate nell’affetto popolare.
Questa era la loro festa; questo il giorno dedicato al loro ricordo.
Intanto, in contemporanea, giunte da altre nazioni – Irlanda, Stati Uniti – in questi giorni nascevano feste dedicate alle “streghe”: il parroco chiariva l’origine di questi culti pagani. Oltre ad una apparente innocua funzione di “carnevale” essi in realtà veicolano significati legati alle scienze occulte ed esoteriche, assolutamente non compatibili con il Vangelo ed il messaggio di Gesù Cristo.
Dunque, per il buon cristiano, è la Festa di Ognissanti che si deve celebrare degnamente: è una occasione per testimoniare la propria fede e stringersi intorno ai valori che tengono unità la comunità cristiana.
I giovani della parrocchia avevano preparato dei pannelli con le immagini di moltissimi dei Santi del Cristianesimo; sullo schermo scorrevano le immagini di molti dei Santi antichi e moderni; tre giovani dei gruppi parrocchiali presentarono la vita di tre Santi emblematici: San Bernardo da Corleone, Cassie – giovane studente americana uccisa perché cristiana – e Chiara, giovanissima nata con Cristo “dentro” e testimone di Lui fino alla morte.
Poi un momento bellissimo: l’Esposizione del SS. Sacramento e l’Adorazione. Ciascun partecipante recava all’altare un biglietto con scritto il proprio nome ed un lumino acceso: deponeva ai piedi dell’Ostia Consacrata entrambe le cose e ritirava un piccolo messaggio personale contenuto in un mini biglietto… mentre la comunità cantava a mezza voce una invocazione a Gesù.
Tanti nomi, tanti Santi: ciascuno con la propria interiorità a col richiamo al “Santo” lì a metterlo in comune con tutti, al cospetto di Gesù Cristo. Quale modo migliore di celebrare Tutti li Santi?