di Piazza Marineo
MARINEO. Pubblichiamo di seguito una lettera a firma di Franco Calderone sulla organizzazione della sagra del buccellato. Ed a seguire anche la risposta a firma del Sindaco di Marineo.
Nella qualità di presidente del CIM (Consorzio Imprese Marinesi) al quale aderiscono, al momento, circa 36 imprese locali, mi sembra opportuno fare alcune considerazioni concernenti la “sagra del buccellato” che ha avuto luogo in piazza Inglima giovedì 6 gennaio.
Come prima cosa mi corre l’obbligo di ringraziare gli organizzatori del Presepe vivente e la Confraternita Gesù Maria e Giuseppe che tanto si sono prodigati per la realizzazione della loro iniziativa che ha richiamato tante persone anche da fuori.
Per quel che riguarda l’aspetto economico dell’iniziativa vorrei fare alcune considerazioni: l’affluenza del pubblico esterno è stata notevole, e poteva essere una vera occasione di promozione dei prodotti locali, se fatta in maniera appropriata, considerando che, lo speciale del Giornale di Sicilia del 6 gennaio, riportava testualmente che si sarebbe dato “spazio alle sagre del buccellato e del pane”.
In effetti, a piazza Inglima, sono stati ubicati dei gazebo, e all’interno di essi vi erano delle persone, facenti capo per la maggior parte a panifici del nostro comune, che distribuivano buccellati.
Come sempre, quando le cose sono gratis, la gente si fionda a consumare, e questo ben venga, se serve realmente a promuovere un prodotto, a creare la domanda, ma in questo caso, si notava l’assenza completa delle pasticcerie! Solo la pasticceria Namio nel primo gazebo! E tutti gli altri pasticcieri? Come si può chiamare “Sagra del buccellato” se non sono coinvolti tutti i pasticcieri di Marineo?
A Marineo ci sono diversi bravi panificatori, ma, facendo uno sforzo mnemonico, credo ce ne fossero solo un paio….e gli altri? Ho chiesto in giro, e diversi mi hanno riferito di non essere stati invitati. Come si può chiamare sagra del pane se non sono coinvolti tutti i panificatori di Marineo? Quantomeno invitarli !
Parlando con il responsabile della Soat di Misilmeri, mi è stato riferito che l’Assessorato Regionale Agricoltura ha sponsorizzato l’evento, fornendo i gazebo, e pagando i buccellati solo alle aziende partecipanti, che, sicuramente, dopo le festività natalizie non sfornano più nessun buccellato.
A questo punto mi chiedo a cosa serva, in termini economici, una sagra:
• alla quale aderiscono aziende che non producono abitualmente buccellati;
• alla quale non partecipano le pasticcerie;
• alla quale non partecipano le aziende produttrici e/o trasformatrici marinesi;
• alla quale non partecipano artigiani locali.
Pertanto una sagra che non riesce a mettere assieme tutto quanto di meglio produce il nostro territorio non è una sagra ben organizzata.
Mi chiedo perché tutti questi operatori economici, che fanno da traino allo sviluppo locale sono assenti. Mi chiedo chi doveva invitare tutte queste persone, e non lo ha fatto!
L’altro giorno, lo Sportello Unico del comune di Marineo, ha inviato una lettera di intenti a tutte le imprese locali, parlando di sviluppo del territorio, delle imprese, di localizzazione etc etc etc. mi sembra che quanto scritto dal geom. Tripoli, confrontato con quanto accaduto alla “sagra del buccellato”, sia assolutamente aria fritta. Totale contrasto fra gli intenti, e l’applicazione degli stessi alla realtà! Quindi, un ufficio del comune scrive una cosa, ciò che viene applicato, è diametralmente opposto.
Anzi no, mi sono sbagliato, poiché il territorio è stato promosso, ma quello di Piana degli Albanesi. Infatti, a centro di piazza c’era un gazebo, privato, con su scritto: “cannoli di Piana degli Albanesi”. Mi avvicino, e vedo che vendono cannoli a 2 euro cadauno. I due giovani che preparano e vendono i cannoli li riconosco, li avevo visti la settimana scorsa a Roccapalumba, non era una sagra di paese, ma una sorta di mercatino. Anche lì vendevano cannoli, però lì , guarda caso ad un euro cadauno. Quindi gli unici ad avere un ricavo economico sono stati loro, operatori di un altro territorio, che si sono fatti strapagare il loro prodotto, portando ulteriormente in giro il nome del loro comune di appartenenza. Ma i pasticcieri di Marineo i cannoli non li sapevano fare? Non li potevano vendere, e quindi avere la giusta ricaduta economica che dovrebbe innescare manifestazioni di questo tipo?
Tali considerazioni, vogliono essere semplicemente un modo per evidenziare i punti di forza ed i punti critici di una manifestazione, in modo da potere realizzare le prossime edizioni con una reale ricaduta sul tessuto economico locale.
Come prima cosa mi corre l’obbligo di ringraziare gli organizzatori del Presepe vivente e la Confraternita Gesù Maria e Giuseppe che tanto si sono prodigati per la realizzazione della loro iniziativa che ha richiamato tante persone anche da fuori.
Per quel che riguarda l’aspetto economico dell’iniziativa vorrei fare alcune considerazioni: l’affluenza del pubblico esterno è stata notevole, e poteva essere una vera occasione di promozione dei prodotti locali, se fatta in maniera appropriata, considerando che, lo speciale del Giornale di Sicilia del 6 gennaio, riportava testualmente che si sarebbe dato “spazio alle sagre del buccellato e del pane”.
In effetti, a piazza Inglima, sono stati ubicati dei gazebo, e all’interno di essi vi erano delle persone, facenti capo per la maggior parte a panifici del nostro comune, che distribuivano buccellati.
Come sempre, quando le cose sono gratis, la gente si fionda a consumare, e questo ben venga, se serve realmente a promuovere un prodotto, a creare la domanda, ma in questo caso, si notava l’assenza completa delle pasticcerie! Solo la pasticceria Namio nel primo gazebo! E tutti gli altri pasticcieri? Come si può chiamare “Sagra del buccellato” se non sono coinvolti tutti i pasticcieri di Marineo?
A Marineo ci sono diversi bravi panificatori, ma, facendo uno sforzo mnemonico, credo ce ne fossero solo un paio….e gli altri? Ho chiesto in giro, e diversi mi hanno riferito di non essere stati invitati. Come si può chiamare sagra del pane se non sono coinvolti tutti i panificatori di Marineo? Quantomeno invitarli !
Parlando con il responsabile della Soat di Misilmeri, mi è stato riferito che l’Assessorato Regionale Agricoltura ha sponsorizzato l’evento, fornendo i gazebo, e pagando i buccellati solo alle aziende partecipanti, che, sicuramente, dopo le festività natalizie non sfornano più nessun buccellato.
A questo punto mi chiedo a cosa serva, in termini economici, una sagra:
• alla quale aderiscono aziende che non producono abitualmente buccellati;
• alla quale non partecipano le pasticcerie;
• alla quale non partecipano le aziende produttrici e/o trasformatrici marinesi;
• alla quale non partecipano artigiani locali.
Pertanto una sagra che non riesce a mettere assieme tutto quanto di meglio produce il nostro territorio non è una sagra ben organizzata.
Mi chiedo perché tutti questi operatori economici, che fanno da traino allo sviluppo locale sono assenti. Mi chiedo chi doveva invitare tutte queste persone, e non lo ha fatto!
L’altro giorno, lo Sportello Unico del comune di Marineo, ha inviato una lettera di intenti a tutte le imprese locali, parlando di sviluppo del territorio, delle imprese, di localizzazione etc etc etc. mi sembra che quanto scritto dal geom. Tripoli, confrontato con quanto accaduto alla “sagra del buccellato”, sia assolutamente aria fritta. Totale contrasto fra gli intenti, e l’applicazione degli stessi alla realtà! Quindi, un ufficio del comune scrive una cosa, ciò che viene applicato, è diametralmente opposto.
Anzi no, mi sono sbagliato, poiché il territorio è stato promosso, ma quello di Piana degli Albanesi. Infatti, a centro di piazza c’era un gazebo, privato, con su scritto: “cannoli di Piana degli Albanesi”. Mi avvicino, e vedo che vendono cannoli a 2 euro cadauno. I due giovani che preparano e vendono i cannoli li riconosco, li avevo visti la settimana scorsa a Roccapalumba, non era una sagra di paese, ma una sorta di mercatino. Anche lì vendevano cannoli, però lì , guarda caso ad un euro cadauno. Quindi gli unici ad avere un ricavo economico sono stati loro, operatori di un altro territorio, che si sono fatti strapagare il loro prodotto, portando ulteriormente in giro il nome del loro comune di appartenenza. Ma i pasticcieri di Marineo i cannoli non li sapevano fare? Non li potevano vendere, e quindi avere la giusta ricaduta economica che dovrebbe innescare manifestazioni di questo tipo?
Tali considerazioni, vogliono essere semplicemente un modo per evidenziare i punti di forza ed i punti critici di una manifestazione, in modo da potere realizzare le prossime edizioni con una reale ricaduta sul tessuto economico locale.
Franco Calderone
Presidente del Consorzio Imprese Marinesi
Presidente del Consorzio Imprese Marinesi
***
La replica del Sindaco
Sono esterrefatto dalle “riflessioni” di Franco Calderone, il quale non mi risulta essere rappresentante di alcunché. Anche perché se veramente fosse stato riferimento per qualcuna delle ditte interessate sarebbe a conoscenza che tutte le aziende produttrici di pane e buccellati sono state invitate e coinvolte nell’iniziativa, fornendo ognuno i propri prodotti. Infatti, abbiamo ritenuto che nell’ambito di una tale manifestazione non era importante la partecipazione concorrenziale tra le ditte, bensì l’esigenza di far conoscere e degustare il pane ed il buccellato marinese.
Non era volontà di questo Comune organizzare un mercatino dove “i risultati in termini economici siano immediati” (cosi come scrive ed afferma il Calderone).
Essere presidente di un Consorzio che riunisce, come lo stesso afferma, 36 imprese locali e che di fatto non svolge alcuna attività di coordinamento e di promozione economica sancendo il totale “immobilismo” dello stesso, probabilmente può causare un profondo senso di frustrazione al punto da impedire una serena valutazione di quanto straordinariamente avvenuto il 6 gennaio a Marineo. Come spesso accade in questi frangenti, per giustificare la propria inadeguatezza si tende a discreditare con invettive prive di fondamento, ovvero insinuando dubbi e maldicenze su coloro che con tanto impegno e sacrificio realizzano momenti di grande visibilità per la comunità tutta.
L’amministrazione comunale nel complesso è molto soddisfatta delle manifestazioni svoltesi nel periodo natalizio, principalmente perché sono stati raggiunti gli obiettivi che ci si era prefissati:
1) Promozione dei due prodotti oggetto della sagra: pane e buccellato marinese.
2) Coinvolgimento di tutti coloro che hanno voluto scommettere con orgoglio sui propri prodotti comprese alcune attività artigiane e agricole.
3) Accogliere nel migliore dei modi i numerosi visitatori mettendoli a proprio agio ed assicurando loro un servizio di accoglienza e guida.
4) Promozione dei i nostri beni monumentali rimasti aperti alla visita fino a sera.
5) Incremento dei flussi turistici. E’, infatti, la prima volta che a Marineo in una manifestazione invernale si registra una presenza di circa 8.000 visitatori provenienti da tutta la Sicilia.
Tutti obiettivi centrati. A consuntivo delle manifestazioni abbiamo anche l’orgoglio di poter affermare che tutto si è svolto senza alcun incidente o imprevisto con l’assoluta assenza di criticità nella viabilità interna.
Ciò è stato possibile grazie ad una ormai consolidata collaborazione tra istituzioni, associazioni e forze dell’ordine.
Colgo l’occasione anche in questa sede, per ringraziate pubblicamente e fare un elogio all’associazione G.M.G. che ha realizzato il presepe vivente, a tutte le congregazioni che hanno realizzato i presepi tradizionali nelle loro chiese, ai ragazzi della GIA per la calorosa e qualificata accoglienza in costume rinascimentale, agli anziani dell’AUSER, ai ragazzi della Protezione Civile, al corpo dei Vigili Urbani, all’Arma dei Carabinieri ed a tutti i volontari che a vario titolo hanno dato, ancora una volta, un fattivo apporto per la buona riuscita di questo importante evento che contribuisce alla crescita culturale ed economica del nostro comune, nell’ottica di uno sviluppo turistico del territorio su cui questa amministrazione sta puntando.
Non era volontà di questo Comune organizzare un mercatino dove “i risultati in termini economici siano immediati” (cosi come scrive ed afferma il Calderone).
Essere presidente di un Consorzio che riunisce, come lo stesso afferma, 36 imprese locali e che di fatto non svolge alcuna attività di coordinamento e di promozione economica sancendo il totale “immobilismo” dello stesso, probabilmente può causare un profondo senso di frustrazione al punto da impedire una serena valutazione di quanto straordinariamente avvenuto il 6 gennaio a Marineo. Come spesso accade in questi frangenti, per giustificare la propria inadeguatezza si tende a discreditare con invettive prive di fondamento, ovvero insinuando dubbi e maldicenze su coloro che con tanto impegno e sacrificio realizzano momenti di grande visibilità per la comunità tutta.
L’amministrazione comunale nel complesso è molto soddisfatta delle manifestazioni svoltesi nel periodo natalizio, principalmente perché sono stati raggiunti gli obiettivi che ci si era prefissati:
1) Promozione dei due prodotti oggetto della sagra: pane e buccellato marinese.
2) Coinvolgimento di tutti coloro che hanno voluto scommettere con orgoglio sui propri prodotti comprese alcune attività artigiane e agricole.
3) Accogliere nel migliore dei modi i numerosi visitatori mettendoli a proprio agio ed assicurando loro un servizio di accoglienza e guida.
4) Promozione dei i nostri beni monumentali rimasti aperti alla visita fino a sera.
5) Incremento dei flussi turistici. E’, infatti, la prima volta che a Marineo in una manifestazione invernale si registra una presenza di circa 8.000 visitatori provenienti da tutta la Sicilia.
Tutti obiettivi centrati. A consuntivo delle manifestazioni abbiamo anche l’orgoglio di poter affermare che tutto si è svolto senza alcun incidente o imprevisto con l’assoluta assenza di criticità nella viabilità interna.
Ciò è stato possibile grazie ad una ormai consolidata collaborazione tra istituzioni, associazioni e forze dell’ordine.
Colgo l’occasione anche in questa sede, per ringraziate pubblicamente e fare un elogio all’associazione G.M.G. che ha realizzato il presepe vivente, a tutte le congregazioni che hanno realizzato i presepi tradizionali nelle loro chiese, ai ragazzi della GIA per la calorosa e qualificata accoglienza in costume rinascimentale, agli anziani dell’AUSER, ai ragazzi della Protezione Civile, al corpo dei Vigili Urbani, all’Arma dei Carabinieri ed a tutti i volontari che a vario titolo hanno dato, ancora una volta, un fattivo apporto per la buona riuscita di questo importante evento che contribuisce alla crescita culturale ed economica del nostro comune, nell’ottica di uno sviluppo turistico del territorio su cui questa amministrazione sta puntando.
Franco Ribaudo
Sindaco di Marineo
Aggiornamento
***
La replica dell'Assessore Trentacosti
Non sono un habituè di Internet, perché preferisco: quando ho qualcosa da dire, dirla direttamente e di persona; essere costruttivo e sicuramente non mi sfiora l’idea di essere disfattista, specie di ciò che gli altri fanno con sacrificio.
Questa volta devo fare eccezione giacché in qualità di assessore alle attività produttive credo mi corra l’obbligo di informare i cittadini di Marineo e rispondere al presidente di un consorzio d’imprese marinesi, per il rispetto e l’attenzione che rivolgo loro nell’esercizio delle mie funzioni di amministratore, di coordinatore della sagra del pane e del buccellato marinese e di unico responsabile degli inviti alla partecipazione delle ditte.
Di contro, il presidente del consorzio ha l’obbligo di portare in pubblico la voce delle imprese che rappresenta e non di esporre la propria opinione personale, facendosi scudo dello stesso consorzio. Le informazioni di cui dispongo mi portano a pensare che detto presidente usa il consorzio come vestito per presentarsi al pubblico insignito di rappresentanza e quindi con l’autorevolezza che non gli appartiene.
Detto presidente, a mio parere, ha l’obbligo di elencare pubblicamente le imprese che gli hanno dato il mandato a parlare pubblicamente nel modo a mio avviso sbagliato.
Ritengo che in assenza di specifico mandato egli non poteva e non doveva esporre le imprese del consorzio (che lo stesso dice di rappresentare) alla berlina.
Prima di ogni considerazione in risposta al presidente del CIM , voglio ringraziare pubblicamente, cogliendo l’occasione per pubblicizzarli, tutte le ditte che con il loro fattivo intervento hanno dato vita alla manifestazione della sagra del pane e del buccellato del 6 gennaio 2011, ovvero: PASTICCERIA NAMIO; BAR PASTICCERIA SMERALDO; BAR PASTICCERIA NORMAN; PIZZE E SFIZI; PANIFICIO FRATELLI PERNICE; PANIFICIO G. MONTALBANO; PANIFICIO PULIZZOTTO SALVATORE; PANIFICIO CALABRISI; PANIFICIO VOGLIA DI PANE; PANIFICIO VULCANO DEL PANE; AZIENDA AGRICOLA ARCERA; CERAMICHE ARTISTICHE L’ORO DEL VASAIO; AZIENDA VITIVINICOLA BUCECI; DITTA DEI CANNOLI DI PIANA DEGLI ALBANESI e LA CONGREGAZIONE SS. SACRAMENTO.
Ringrazio inoltre i volontari delle associazioni: GIA; AUSER e del CENTRO DIURNO ANZIANI che hanno provveduto ad accogliere in costume d’epoca, a tagliare, condire e distribuire tutto il pane (circa 300 Kg) fornito gratuitamente dai panificatori.
Spero di non avere dimenticato alcuna ditta che ha partecipato alla sagra.
Inoltre è giusto precisare alcune cose:
1. abbiamo chiesto al coordinatore del mercato del contadino di invitate a partecipare alla sagra le ditte che ogni sabato partecipano al mercato del contadino in Bolognetta, ma la risposta è stata negativa poiché talune aziende erano impossibilitate per motivi personali, altre impegnate a fare mercato in Viale Francia a Palermo (opportunità determinata, con risultato di vendite eccellente, per l’impegno del Sindaco Franco Ribaudo);
2. la ditta che ha fornito i cannoli di Piana, avendo parlato precedentemente con qualche ditta partecipante alla sagra, si è presentata a mia insaputa alle ore 15,00 nel giorno stesso della manifestazione e per non mancare di ospitalità la stessa ditta è stata posta in attesa di ricavare uno spazio subordinatamente all’insediamento delle ditte marinesi;
3. la ditta vitivinicola BUCECI di Franco Calderone (con sede aziendale a Misilmeri, dove paga anche le tasse) pur non avendo dato preventivamente alcuna disponibilità a partecipare, è arrivata a sorpresa sui luoghi della sagra alle ore 16,00 posizionandosi arbitrariamente in un gazebo già destinato ad altra ditta; ad essa ho chiesto di persona la cortesia di non occupare alcuna postazione in quanto già assegnate e di pazientare nell’attesa per qualche minuto strettamente necessario per trovare lo spazio, come per la ditta dei cannoli di Piana degli Albanesi;
4. per la ditta vitivinicola BUCECI di Misilmeri è stato trovato lo spazio dentro i gazebo, per la ditta dei cannoli di Piana degli Albanesi è stato trovato lo spazio fra due gazebo;
5. il sottoscritto, impegnato per la buona riuscita della manifestazione, non è andato a controllare l’esercizio di vendita dei prodotti esposti né il prezzo praticato, al contrario del succitato presidente del cosiddetto CIM che, forse con la vista annebbiata dalla moltitudine di persone (circa 8.000 su tutto il percorso dei presepi) non ha potuto vedere l’affollamento dei vari esercizi commerciali aperti in paese per l’occasione;
6. a conclusione delle manifestazioni del 6 gennaio possiamo sicuramente dire che tutte le CONFRATERNITE hanno avuto nell’occasione sostanziose offerte economiche per i presepi da loro realizzati mentre hanno lavorato straordinariamente: i BAR, le PASTICCERIE, i RISTORANTI e le PIZZERIE del circondario di Marineo, persino le MACELLERIE aperte hanno registrato il tutto esaurito.
Non intendo fare conti in tasca ad alcuno, ma presumo, dando una risposta a chi ha criticato, che Marineo dall’afflusso dei tanti visitatori abbia ottenuto un riscontro economico immediato e presumo che anche nel futuro questi visitatori non dimenticheranno facilmente Marineo.
Inoltre voglio far presente che la lettera aperta scritta dal responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive è in sintonia e di riscontro a tutto il lavoro svolto dal sottoscritto sino ad oggi in forza della delega assessoriale ricevuta da parte del Sindaco.
Voglio aggiungere che sono soddisfatto (anche se stanco fisicamente) del lavoro svolto per la realizzazione delle iniziative del periodo natalizio, sinergicamente effettuate ciascuno per la propria parte e competenza da tutti i coinvolti (Associazioni, Confraternite, Vigili Urbani, Arma dei Carabinieri, Volontari della Protezione Civile, e tutti i Volontari a vario titolo) che voglio ringraziare sentitamente.
Un ringraziamento particolare voglio rivolgere all’Associazione G.M.G. protagonista della realizzazione del PRESEPE VIVENTE cuore delle varie iniziative.
L’Amministrazione comunale, organizza e/o sostiene le varie manifestazioni durante l’anno, puntando ad uno sviluppo turistico del territorio per aumentare la domanda di prodotti locali per un ritorno economico-sociale e si è fatta carico di una capillare campagna pubblicitaria a mezzo di radio, televisione, stampa, manifesti e della divulgazione di depliants.
Voglio concludere affermando che LE IDEEE LE ABBIAMO TUTTI, I FINANZIAMENTI A VOLTE SI TROVANO, SPESSO NESSUNO FA NIENTE IN QUANTO È PIÙ FACILE CRITICARE E DISTRUGGERE CHE EDIFICARE.
Per questo chiedo al “sedicente” presidente del CIM che anziché dire assurdità e scrivere cose prive di fondamento, come lui stesso dice nella parte finale della sua missiva, “rilevate i punti di forza ed i punti critici di ogni manifestazione”.
REALIZZIAMO ANZICCHE’ DISTRUGGERE.
Questo ASSESSORE è pronto ad ascoltare chiunque abbia una proposta e la voglia di realizzarla in collaborazione con l’Amministrazione comunale, mettendo in compartecipazione ognuno la propria disponibilità, capacità e volontà di realizzazione.
Spero che non siano necessari ulteriori chiarimenti.
Questa volta devo fare eccezione giacché in qualità di assessore alle attività produttive credo mi corra l’obbligo di informare i cittadini di Marineo e rispondere al presidente di un consorzio d’imprese marinesi, per il rispetto e l’attenzione che rivolgo loro nell’esercizio delle mie funzioni di amministratore, di coordinatore della sagra del pane e del buccellato marinese e di unico responsabile degli inviti alla partecipazione delle ditte.
Di contro, il presidente del consorzio ha l’obbligo di portare in pubblico la voce delle imprese che rappresenta e non di esporre la propria opinione personale, facendosi scudo dello stesso consorzio. Le informazioni di cui dispongo mi portano a pensare che detto presidente usa il consorzio come vestito per presentarsi al pubblico insignito di rappresentanza e quindi con l’autorevolezza che non gli appartiene.
Detto presidente, a mio parere, ha l’obbligo di elencare pubblicamente le imprese che gli hanno dato il mandato a parlare pubblicamente nel modo a mio avviso sbagliato.
Ritengo che in assenza di specifico mandato egli non poteva e non doveva esporre le imprese del consorzio (che lo stesso dice di rappresentare) alla berlina.
Prima di ogni considerazione in risposta al presidente del CIM , voglio ringraziare pubblicamente, cogliendo l’occasione per pubblicizzarli, tutte le ditte che con il loro fattivo intervento hanno dato vita alla manifestazione della sagra del pane e del buccellato del 6 gennaio 2011, ovvero: PASTICCERIA NAMIO; BAR PASTICCERIA SMERALDO; BAR PASTICCERIA NORMAN; PIZZE E SFIZI; PANIFICIO FRATELLI PERNICE; PANIFICIO G. MONTALBANO; PANIFICIO PULIZZOTTO SALVATORE; PANIFICIO CALABRISI; PANIFICIO VOGLIA DI PANE; PANIFICIO VULCANO DEL PANE; AZIENDA AGRICOLA ARCERA; CERAMICHE ARTISTICHE L’ORO DEL VASAIO; AZIENDA VITIVINICOLA BUCECI; DITTA DEI CANNOLI DI PIANA DEGLI ALBANESI e LA CONGREGAZIONE SS. SACRAMENTO.
Ringrazio inoltre i volontari delle associazioni: GIA; AUSER e del CENTRO DIURNO ANZIANI che hanno provveduto ad accogliere in costume d’epoca, a tagliare, condire e distribuire tutto il pane (circa 300 Kg) fornito gratuitamente dai panificatori.
Spero di non avere dimenticato alcuna ditta che ha partecipato alla sagra.
Inoltre è giusto precisare alcune cose:
1. abbiamo chiesto al coordinatore del mercato del contadino di invitate a partecipare alla sagra le ditte che ogni sabato partecipano al mercato del contadino in Bolognetta, ma la risposta è stata negativa poiché talune aziende erano impossibilitate per motivi personali, altre impegnate a fare mercato in Viale Francia a Palermo (opportunità determinata, con risultato di vendite eccellente, per l’impegno del Sindaco Franco Ribaudo);
2. la ditta che ha fornito i cannoli di Piana, avendo parlato precedentemente con qualche ditta partecipante alla sagra, si è presentata a mia insaputa alle ore 15,00 nel giorno stesso della manifestazione e per non mancare di ospitalità la stessa ditta è stata posta in attesa di ricavare uno spazio subordinatamente all’insediamento delle ditte marinesi;
3. la ditta vitivinicola BUCECI di Franco Calderone (con sede aziendale a Misilmeri, dove paga anche le tasse) pur non avendo dato preventivamente alcuna disponibilità a partecipare, è arrivata a sorpresa sui luoghi della sagra alle ore 16,00 posizionandosi arbitrariamente in un gazebo già destinato ad altra ditta; ad essa ho chiesto di persona la cortesia di non occupare alcuna postazione in quanto già assegnate e di pazientare nell’attesa per qualche minuto strettamente necessario per trovare lo spazio, come per la ditta dei cannoli di Piana degli Albanesi;
4. per la ditta vitivinicola BUCECI di Misilmeri è stato trovato lo spazio dentro i gazebo, per la ditta dei cannoli di Piana degli Albanesi è stato trovato lo spazio fra due gazebo;
5. il sottoscritto, impegnato per la buona riuscita della manifestazione, non è andato a controllare l’esercizio di vendita dei prodotti esposti né il prezzo praticato, al contrario del succitato presidente del cosiddetto CIM che, forse con la vista annebbiata dalla moltitudine di persone (circa 8.000 su tutto il percorso dei presepi) non ha potuto vedere l’affollamento dei vari esercizi commerciali aperti in paese per l’occasione;
6. a conclusione delle manifestazioni del 6 gennaio possiamo sicuramente dire che tutte le CONFRATERNITE hanno avuto nell’occasione sostanziose offerte economiche per i presepi da loro realizzati mentre hanno lavorato straordinariamente: i BAR, le PASTICCERIE, i RISTORANTI e le PIZZERIE del circondario di Marineo, persino le MACELLERIE aperte hanno registrato il tutto esaurito.
Non intendo fare conti in tasca ad alcuno, ma presumo, dando una risposta a chi ha criticato, che Marineo dall’afflusso dei tanti visitatori abbia ottenuto un riscontro economico immediato e presumo che anche nel futuro questi visitatori non dimenticheranno facilmente Marineo.
Inoltre voglio far presente che la lettera aperta scritta dal responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive è in sintonia e di riscontro a tutto il lavoro svolto dal sottoscritto sino ad oggi in forza della delega assessoriale ricevuta da parte del Sindaco.
Voglio aggiungere che sono soddisfatto (anche se stanco fisicamente) del lavoro svolto per la realizzazione delle iniziative del periodo natalizio, sinergicamente effettuate ciascuno per la propria parte e competenza da tutti i coinvolti (Associazioni, Confraternite, Vigili Urbani, Arma dei Carabinieri, Volontari della Protezione Civile, e tutti i Volontari a vario titolo) che voglio ringraziare sentitamente.
Un ringraziamento particolare voglio rivolgere all’Associazione G.M.G. protagonista della realizzazione del PRESEPE VIVENTE cuore delle varie iniziative.
L’Amministrazione comunale, organizza e/o sostiene le varie manifestazioni durante l’anno, puntando ad uno sviluppo turistico del territorio per aumentare la domanda di prodotti locali per un ritorno economico-sociale e si è fatta carico di una capillare campagna pubblicitaria a mezzo di radio, televisione, stampa, manifesti e della divulgazione di depliants.
Voglio concludere affermando che LE IDEEE LE ABBIAMO TUTTI, I FINANZIAMENTI A VOLTE SI TROVANO, SPESSO NESSUNO FA NIENTE IN QUANTO È PIÙ FACILE CRITICARE E DISTRUGGERE CHE EDIFICARE.
Per questo chiedo al “sedicente” presidente del CIM che anziché dire assurdità e scrivere cose prive di fondamento, come lui stesso dice nella parte finale della sua missiva, “rilevate i punti di forza ed i punti critici di ogni manifestazione”.
REALIZZIAMO ANZICCHE’ DISTRUGGERE.
Questo ASSESSORE è pronto ad ascoltare chiunque abbia una proposta e la voglia di realizzarla in collaborazione con l’Amministrazione comunale, mettendo in compartecipazione ognuno la propria disponibilità, capacità e volontà di realizzazione.
Spero che non siano necessari ulteriori chiarimenti.
Salvatore Trentacosti
Assessore alle Attività produttive
Assessore alle Attività produttive