L'assemblea del Corires si conclude con le minacce al Sindaco di Marineo


di Piazza Marineo
MARINEO. Un’assemblea tra i sindaci aderenti al consorzio Coinres si è conclusa con un gravissimo atto di intimidazione, in chiaro stile mafioso, nei confronti del sindaco Francesco Ribaudo.
Sono state, infatti, tagliate due ruote all’automobile di rappresentanza del Comune di Marineo, parcheggiata a pochi metri dal luogo dove si teneva l’incontro a cui partecipavano i rappresentanti delle 22 amministrazioni comunali dell’Ato Pa4 e della Provincia Regionale di Palermo. Il Sindaco Ribaudo, minacciato anche verbalmente da un balordo, ha denunciato l´accaduto ai carabinieri.
Adesso indaga anche la magistratura. Ufficialmente, gli amministratori dei comuni dell’Ato Pa4 erano stati chiamati per decidere sulla cessione di un ramo aziendale del Coinres, vista l’incapacità gestionale del consozio. Di fatto, gli operai ex Temporary presidiavano l’uscita dei locali del Comune di Baucina per avere notizie sul loro futuro. Però, ancora prima della conclusione dell’assemblea, è trapelata fuori la notizia che i liquidatori, Mario Brancato e Giusto Balletta, avevano dichiarato l’impossibilità di proseguire con ulteriori proroghe dei contratti dei 192 lavoratori ex Temporary, già dichiarati illegittimi dal Tribunale di Palermo e in scadenza il prossimo 31 gennaio. L’assemblea si è protratta fino alle ore 20, quando è stato deciso un rinvio per venerdì prossimo. A quel punto si sono scatenate le proteste degli operai all’esterno dell’aula con grida, insulti e minacce nei confronti di alcuni sindaci, tra cui quello di Marineo. Gli animi si sono calmati solo quando il vice presidente della Provincia Pietro Alongi ed alcuni amministratori hanno assicurato una nuova trattazione dell’argomento per venerdì prossimo. All’uscita dall’aula, però, la triste sorpresa per la delegazione di Marineo, che ha trovato le ruote anteriori dell’auto tagliate, presumibilmente con un coltello a serramanico.
«Il percorso virtuoso da noi intrapreso – dice Ribaudo - si contrappone nettamente alle vecchie forme di gestione dei rifiuti che hanno nutrito gruppi di interesse politico-mafioso e clientelare, come riportato dal rapporto della commissione nazionale antimafia, che hanno fatto aumentare vertiginosamente i costi dei servizi ed hanno portato al dissesto i bilanci dei comuni siciliani. In questo c’è una corresponsabilità dei politici, dei dirigenti del Coinres e persino di una frangia collusa degli stessi lavoratori. Il tentativo è quello di interrompere l’operato virtuoso e la scelta di campo fatta dall’Amministrazione Comunale di Marineo e da tutta la comunità marinese, che con grande determinazione hanno raggiunto nel giro di due anni il 60% di raccolta differenziata. Scelte queste, che hanno permesso di mantenere il paese pulito, di abbattere i costi della bolletta in favore dei cittadini, salvare le casse comunali e di intraprendere un cammino di civiltà a salvaguardia delle future generazioni».
Giornale di Sicilia