Emergenza Coinres! Finalmente un Comune che non ha paura e dice no!



Coinres? No, grazie: preferisco vivere! A parlare non è una persona fisica, ma un Ente locale, per bocca delle istituzioni che lo rappresentano: il sindaco e il consiglio comunale.
Finalmente un Comune che non ha paura e dice no! No a monnezzopoli! No a parentopoli! No a bollettopoli! No al miracolo della lievitazione delle cifre nel bilancio del consorzio che (in teoria) si occupa della raccolta dei rifiuti, della raccolta differenziata, della pulizia dei cassonetti, bla bla bla...
E’ stata una sessione straordinaria del consiglio comunale quella di venerdì sera, convocata d’urgenza per discutere proprio dell'emergenza rifiuti a Marineo.
Nel suo intervento introduttivo, il sindaco Franco Ribaudo ha riferito che «a fronte degli operai che continuano ad astenersi dalla raccolta dei rifiuti, perché chiedono stipendi arretrati, attrezzature per lavorare e garanzie per la salute e per il futuro, c’è un consiglio di amministrazione che chiede di votare dei bilanci che manderebbero in dissesto prima il Comune e poi anche le famiglie di Marineo. Questi – ha aggiunto – sono i risultati della politica spregiudicata e clientelare che è stata fatta in questi anni. Noi, con queste magagne, non c’entriamo niente e vogliamo restarne fuori».

Nell’aula consiliare, questa volta, sono tutti d’accordo con il primo cittadino. Le ragioni della protesta e le iniziative di difesa da intraprendere sono state inserite in un documento votato all’unanimità dai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza.
In sostanza, a Marineo il costo dello smaltimento dei rifiuti è lievitato, nel giro di pochi anni, da 350 mila euro ad oltre 1 milione e mezzo di euro.
Attualmente, a fronte di un contratto di servizio, che prevedeva per il Comune una spesa di circa 700 mila euro, il Coinres avrebbe presentato un conto di oltre 1,5 milioni di euro. Cioè il doppio di quanto pattuito. E il doppio del doppio rispetto a quanto il Comune normalmente spendeva prima di consorziarsi.
I consiglieri hanno detto: si batte cassa, ma mancano i servizi. La raccolta differenziata è stata una grande presa per il culo. I cittadini che a casa differenziavano e i netturbini costretti a riunire nuovamente il differenziato! Per non parlare della pulizia dei cassonetti, della pulizia delle strade e dei disagi a non finire.
Ma se proviamo a chiedere il perché di tutto questo agli amministratori del Coinres (che poi sono gli stessi sindaci dei Comuni consorziati) la risposta è pure pronta: perché i comuni non pagano. Quindi da un lato ci sono i Sindaci che non pagano, dall’altro i Sindaci che non riscuotono da loro stessi. Quindi, loro non pagano e loro non riscuotono. Il classico esempio del cane che si morde la coda.
Intanto, mentre Bracco gira, si teme una batosta per le famiglie che, secondo un calcolo approssimativo, verrebbero a pagare circa 800 euro per una abitazione di medie dimensioni.
Tutto questo è emerso nel corso della serata. Poi sono giunte le richieste del consiglio comunale che invita il sindaco di non votare all’assemblea del Coinres né il bilancio consuntivo 2007 né quello preventivo 2008; di inviare alla Corte dei conti la proposta di approvazione del consuntivo 2007; di chiedere al presidente della Regione Lombardo di commissariare il consorzio; e di convocare tutti i sindaci dei comuni in crisi per trovare una soluzione.
Ne sentiremo di belle anche nei prossimi giorni, quando prenderanno la parola i cittadini. E’ prevista, infatti, un’assemblea pubblica per discutere con le famiglie quella che ormai sembra essere una situazione... da urlo!