Ieri sera, giovedì 9, è stato approvato il bilancio comunale di previsione 2008, con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e con quello del consigliere di minoranza D’Amato. Hanno invece abbandonato l’aula, per protesta, gli altri cinque consiglieri del Pdl. Ma vediamo come si sono svolti i fatti.
Intanto ho da darvi una buona notizia. Vi ricordate il famoso “non” smarrito nell’ordinanza del sindaco che imponeva ai cittadini di buttare la spazzatura in mezzo alla strada? Bene, quel “non” è stato ritrovato dal consigliere Spinella Mancuso proprio nella delibera di giunta del bilancio, che recita così: “il comune non riuscirà a rispettare il patto di stabilità previsto dalla legge” (sic). Chiarita questa ennesima svista, si è passati alla vera e propria discussione sul bilancio.
I consiglieri di minoranza hanno presentato otto proposte di modifica. Sono stati così spostati, da un capitolo all’altro, circa cinquemila euro per consentire alla giunta di spenderli per la scuola materna. Gli emendamenti sono stati votati all’unanimità da tutti i consiglieri.
Poi, in fase di votazione finale è emerso, da parte del gruppo del Pdl, un dubbio sulla legittimità della votazione dello strumento finanziario. In sostanza, ha spiegato il consigliere Spinella Mancuso, se la votazione del bilancio è conseguente all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, occorre aspettare - come dice la legge - che i documenti stiano affissi nell’albo pretorio del comune per i tempi previsti: 15 giorni per la delibera e 60 giorni per il piano triennale. Pare infatti che un cittadino abbia già contestato l’inserimento di una sua particella di terreno nel progetto della strada nuova che dovrebbe collegare via Agrigento e via Makella. Per farla breve: secondo Spinella Mancuso, non è possibile votare il bilancio se prima non si ha la certezza del piano triennale delle opere pubbliche.
Di parere diverso il segretario comunale, i revisori dei conti e il funzionario responsabile del settore finanziario del comune. Forti dei pareri tecnici, la maggioranza consiliare e il consigliere "disobbediente" di minoranza D’Amato, hanno votato il documento contabile.
Il sindaco Ribaudo ha, infine, ringraziato i tecnici che hanno lavorato al bilancio, definendolo tecnico e non politico, ma si è rammaricato per l’abbandono dell’aula consiliare dei cinque consiglieri. Sulla legittimità del bilancio votato, comunque, si saprà di più nei prossimi giorni.
Intanto ho da darvi una buona notizia. Vi ricordate il famoso “non” smarrito nell’ordinanza del sindaco che imponeva ai cittadini di buttare la spazzatura in mezzo alla strada? Bene, quel “non” è stato ritrovato dal consigliere Spinella Mancuso proprio nella delibera di giunta del bilancio, che recita così: “il comune non riuscirà a rispettare il patto di stabilità previsto dalla legge” (sic). Chiarita questa ennesima svista, si è passati alla vera e propria discussione sul bilancio.
I consiglieri di minoranza hanno presentato otto proposte di modifica. Sono stati così spostati, da un capitolo all’altro, circa cinquemila euro per consentire alla giunta di spenderli per la scuola materna. Gli emendamenti sono stati votati all’unanimità da tutti i consiglieri.
Poi, in fase di votazione finale è emerso, da parte del gruppo del Pdl, un dubbio sulla legittimità della votazione dello strumento finanziario. In sostanza, ha spiegato il consigliere Spinella Mancuso, se la votazione del bilancio è conseguente all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, occorre aspettare - come dice la legge - che i documenti stiano affissi nell’albo pretorio del comune per i tempi previsti: 15 giorni per la delibera e 60 giorni per il piano triennale. Pare infatti che un cittadino abbia già contestato l’inserimento di una sua particella di terreno nel progetto della strada nuova che dovrebbe collegare via Agrigento e via Makella. Per farla breve: secondo Spinella Mancuso, non è possibile votare il bilancio se prima non si ha la certezza del piano triennale delle opere pubbliche.
Di parere diverso il segretario comunale, i revisori dei conti e il funzionario responsabile del settore finanziario del comune. Forti dei pareri tecnici, la maggioranza consiliare e il consigliere "disobbediente" di minoranza D’Amato, hanno votato il documento contabile.
Il sindaco Ribaudo ha, infine, ringraziato i tecnici che hanno lavorato al bilancio, definendolo tecnico e non politico, ma si è rammaricato per l’abbandono dell’aula consiliare dei cinque consiglieri. Sulla legittimità del bilancio votato, comunque, si saprà di più nei prossimi giorni.