
di Piazza Marineo *
E' tornato alla Casa del Padre il nostro concittadino padre Cosimo. Ha dedicato la sua lunga vita al servizio dei poveri. Per la sua lunga e fervida attività come educatore e missionario in Colombia il Governo colombiano lo insignì della massima onorificenza del Paese.

A poco più di un anno, nel maggio del 1971 porta la sua opera all'estremo sud del paese, a Tùquerres, un grosso centro rurale, a 3.100 metri sul livello del mare, dove la comunità cappuccina ha un bel convento e va sorgendo un centro accademico che attraversa serie difficoltà organizzative. Ivi risiede sei anni, ridà vita al collegio, riesce in tempi record a concludere un contratto con il Ministero della Pubblica Istruzione, che garantisce l'avvenire del centro accademico. Appena il tempo di consegnare e diplomare i primi alunni. Nel gennaio del 1977 è di nuovo a Bello dove svolge una vasta attività nel campo pastorale e nel campo educativo. Riorganizza il Collegio parrocchiale San Buonaventura che agonizza, amplia la sua modestissima pianta fisica e ottiene l'approvazione ufficiale. Promuove decisamente la formazione della famiglia parrocchiale in pieno sviluppo di crescita. Nel frattempo inizia la costruzione della chiesetta della zona più popolata (El Porvenir) di fedeli di modeste risorse economiche, ne promuove la formazione pastorale e a fine anno la consegna all'Arcivescovo Cardinale Mons. Alfonso Lopez Trujillo con il nome di parrocchia San Giovanni di Avila.
Nella zona orientale, (La Cabañita) si va configurando una nuova famiglia parrocchiale che da tempo cura. Completa la chiesetta già iniziata dal parroco precedente e consegna anche questa nuova famiglia parrocchiale, col nome di Parrocchia Santa Chiara, insieme al collegio parrocchiale, alla Curia Arcivescovile. Nel frattempo con l'entusiasta collaborazione della comunità parrocchiale della zona nord orientale della parrocchia e l'appoggio munifico dell'architetto Carlos Echeverri Vallés, inizia e termina nell'arco di un anno il collegio San Francesco d'Assisi, che può accogliere 500 alunni, e ne ottiene l'approvazione ufficiale.
E va sorgendo il terzo tempio, molto curato nei dettagli e una modesta, ma comoda casa parrocchiale e ne fa consegna sempre alla Curia Arcivescovile col nome di Parrocchia San Leopoldo Mandic. E' di questo periodo la più bella esperienza di servizio sociale alle famiglie italiane senza figli, che lo pregano di mediare lei loro richieste di adottare bambini colombiani. Cosa che fece sempre con entusiasmo per dare un focolare ai piccoli orfani, e la gioia di un figlio a focolari spenti.
Nel 1980 viene adottata la prima bambina, Claudia La Paglia, che apre una lunga serie di adozioni che supera il centinaio. Vicende tanto diverse nei mille incontri con i vari centri regionali. Bambini e bambine che in qualche caso non hanno trovato l'accoglienza dovuta in seno alle famiglie adottanti, autorizzate superficialmente dai competenti organismi, e bambini e bambine più grandi scelti e assegnati con scarsi criteri di giudizio circa la loro maturità dal personale responsabile.
Ma la grande maggioranza dei bambini sono molto svegli e intelligenti, adolescenti, fanciulle, signorine e studenti e studentesse, qualcuna già madre, tutti felici, inseriti pienamente nella comunità della quale fanno parte.L'esperienza diretta maturata da Padre Cosimo dai frequenti contatti personali o dagli incontri annuali in occasione delle festività con le famiglie che hanno adottato in Colombia ha fatto si che il suo giudizio nel complesso è risultato positivo ma appunto l'esperienza l'ha indotto ad essere più cauto nell'incoraggiare le adozioni.
In Bello ebbe appena il tempo di consegnare il diplomino al primo gruppo dei suoi alunni, mentre già pensava di realizzare il progetto di un quarto tempio, praticamente finanziato che gli venne chiesto di trasferirsi a Cali, una bella città nel cuore della Colombia. Là trovò un collegio, che per altro aveva una lunga e benefica vita, in gravi difficoltà amministrative ed economiche. In tempi strettissimi riesce a riorganizzarlo, a duplicare le iscrizioni col nuovo anno accademico e viene incaricato anche della parrocchia di circa 40.000 anime. Ma la sua nuova esperienza educativa e parrocchiale dura poco più di un anno. Nel gennaio del 1984 ritorna a Tùguerres dove il suo amato centro accademico è minacciato di estinzione.
La sua attività è stroncata da un furioso infarto che lo coglie mentre predica, dal quale miracolosamente si rimette. Dopo un periodo di riposo in Italia e alterne vicende, rientra in Colombia e viene eletto superiore e parroco nella casa di Buga una amena cittadina di circa 60.000 anime. Là spende le sue energie soprattutto per l'assistenza ai poveri di una regione estremamente emarginata, a pochi Km dalla cittadina, dove vivono in condizioni disumane un centinaio di famiglie. Rientra definitivamente in Italia, a Partinico (PA), nel settembre 1989 e svolge l'incarico di superiore della Casa e Rettore della Chiesa Madonna di Fatima. Dopo lunga malattia, torna alla Casa del Padre il 30 ottobre 2009.
* Testo tratto dal sito web dell’Associazione Amici di Colombia: http://web.tiscali.it/amicidicolombia